Quando si decide di sostituire le finestre della propria abitazione, è molto utile sapere che sono previste detrazioni fiscali a favore di persone fisiche, nella misura del 50% dell’importo indicato in fattura per acquisto e posa in opera.
Le detrazioni fiscali per il cambio degli infissi: Bonus ed Ecobonus
Per gli interventi di ristrutturazione, è possibile avvalersi dei benefici fiscali chiamati Bonus ed Ecobonus, entrambi del 50% sul totale speso, in questo caso, per la sostituzione di infissi e serramenti.
La ratio della norma è quella di fornire un incentivo alla posa di infissi che permettano un risparmio energetico, attraverso una minore dispersione di calore, grazie alle peculiarità della loro struttura.
In particolare, i serramenti che rispondono a determinati requisiti tecnici e consentono l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, permettono di beneficiare del cosiddetto Ecobonus. Si tratta di un’agevolazione fiscale a favore dei soggetti che provvedono a far installare infissi che contribuiscono al risparmio energetico.
L’importo massimo della detrazione è stato quantificato in 60.000 euro e riguarda gli interventi eseguiti nell’arco temporale dall’1 gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020.
Infissi e risparmio energetico: quali dati valutare
Il primo elemento utile per determinare la capacità di un infisso a incrementare l’efficienza energetica dei locali è la trasmittanza termica U.
Tale valore indica la quantità di calore che attraversa una superficie, con riferimento a 1 metro quadrato lineare, e che separa due ambienti dalla temperatura differente; l’unità di misura è data dal rapporto W/m2 K.
Tanto più la trasmittanza termica sarà bassa, tanto più alta sarà l’efficienza energetica di un edificio.
Per quanto riguarda gli infissi, valori compresi tra Uw 0,8 e 1,3 sono considerati ottimali, con un calcolo che include la somma della trasmittanza del vetro e dei profili. Ecco perché, in fase di selezione dei serramenti, risulta di fondamentale importanza la scelta dello spessore dei vetri e di un’adeguata tipologia di telaio.
Gli step per fruire dell’Ecobonus
La legge prevede alcuni passaggi, indispensabili per fruire dei benefici fiscali legati all’acquisto e alla posa degli infissi che consentono il risparmio energetico.
Innanzitutto, il prodotto deve rispondere a determinati parametri, espressi in tabelle, individuati dalla legge. Tali elementi sono asseverati nella documentazione predisposta da tecnici abilitati e sono integrati dalla certificazione energetica degli infissi e dalla scheda riepilogativa inerente le opere realizzate.
Entro 90 giorni dal termine dei lavori, il contribuente ha l’obbligo di trasmettere all’Enea (Ente Nazionale per le Nuove Tecnologie, Energia e Ambiente), in via telematica, la documentazione predisposta dal tecnico abilitato.
In assenza di tale operazione, non sarà possibile godere della detrazione fiscale.
Inoltre, sono previste specifiche modalità di pagamento degli infissi; attraverso bonifico bancario, oppure postale, relativo alla ristrutturazione. Negli estremi del bonifico è obbligatorio indicare il codice fiscale del beneficiario, la partita IVA dell’impresa che esegue i lavori e la causale del versamento.
L’acquisto degli infissi con il Bonus del 50%
Un’altra agevolazione fiscale riguarda il cosiddetto Bonus ristrutturazione del 50%.
Tale beneficio si applica nei casi in cui non sussistano i requisiti per la presentazione dell’istanza relativa all’Ecobonus e si concretizza nello sconto sull’IRPEF nella dichiarazione dei redditi del contribuente che installa gli infissi, in fase di ristrutturazione dell’abitazione.
Le detrazioni sono previste fino al 31 dicembre 2020, salvo proroghe, per un importo massimo di 96.000 euro. Per fruire del bonus ristrutturazione è necessario che gli infissi appartengano a un progetto che riguarda il rifacimento e la revisione di altre parti dell’abitazione, oppure che siano comprese nell’area condominiale.