I rumori provenienti dall’esterno superano la normale tollerabilità quando i tuoi vicini sono chiassosi oppure vivi in una zona trafficata o in prossimità di stazioni ferroviarie e aeroporti. Per migliorare il comfort abitativo, dovrai ricorrere a soluzioni che rendano il più possibile fonoisolato il tuo appartamento. In questo senso sono due le opzioni percorribili, soprattutto se non vivi in un immobile di recente costruzione e debitamente strutturato: potenziare l’isolamento acustico dei muri o installare infissi fonoisolanti.
1. Isolamento acustico delle pareti
Per agire sui muri, puoi ricorrere all’installazione del cappotto esterno che risolve i ponti termici, riduce i consumi energetici e innalza il grado di isolamento acustico della tua abitazione. L’unico problema è che il cappotto termico esterno non ti difende dai rumori provenienti dagli appartamenti dello stesso stabile.
Per ovviare a questa eventualità, puoi pensare di coibentare i muri interni realizzando una controparete isolante. In questo caso però la nota dolente è che dovrai necessariamente ridurre la metratura dei tuoi ambienti.
In alternativa hai la possibilità di iniettare del materiale isolante nell’intercapedine a cassetta dei muri interni o esterni. Tuttavia questa tecnica dell’insufflaggio è applicabile prevalentemente a edifici che sono stati costruiti a cavallo tra gli anni Settanta e i Novanta, quando cioè le imprese edili erano solite lasciare dello spazio vuoto tra le tamponature.
2. Montaggio di infissi fonoassorbenti
Qualora tu abbia già adottato una delle soluzioni suddette o non voglia apportare modifiche strutturali, hai comunque il modo di ridurre di molto l’inquinamento acustico. Ti basterà agire sulle aperture dell’edificio, ovvero i punti critici in termini di fonoassorbenza.
L’installazione di serramenti insonorizzati impatta tanto sul miglioramento acustico, in particolare se scegli di sostituire sia il vetro sia le guarnizioni. La stessa messa in opera dev’essere eseguita a regola d’arte, onde evitare la formazione di spifferi e quindi ponti acustici che vanificherebbero il lavoro.
Relativamente ai vetri, ti basti sapere che sulle prestazioni incidono sia il numero di lastre e il gas inserito tra una lastra e l’altra. In effetti, gas nobili come l’argon e il kripton hanno un potere isolante migliore nei confronti dell’aria secca introdotta nella vetrocamera. In particolare il kripton è efficace quando lo spazio tra le lastre è inferiore a 14 mm.
Anche le guarnizioni realizzate in PVC e EPDM ti consentono di aumentare l’insonorizzazione degli infissi. L’EPDM è un materiale dalle eccezionali proprietà meccaniche, in virtù delle quali dopo una sollecitazione ritorna alla forma originale in modo istantaneo e isola straordinariamente dai rumori esterni. Oltretutto presenta un’eccellente resistenza all’usura e perfetta aderenza ai profili di base.
3. Installazione di porte e portoni fonoimpedenti
Nel caso in cui la tua porta d’ingresso dia direttamente su una strada trafficata, puoi procedere al montaggio di un portoncino corazzato dall’alto potere fonoisolante. La stragrande maggioranza dei portoni blindati sono dotati di robusti controtelai a battute multiple e opportune cerniere, oltre a essere rivestiti internamente con speciali pannelli fonoassorbenti.
D’altra parte, l’installazione di porte insonorizzate per interni ti permette di abbattere i livelli di rumorosità tra un ambiente e l’altro, soprattutto se vivi in locali a destinazione promiscua. Niente paura se non vuoi rinunciare alle porte scorrevoli, perché hai la possibilità di montare pannelli a scomparsa dotati di speciali dossi che si attivano alla chiusura della porta sigillando completamente l’apertura.