Gli infissi in legno sono un’ottima scelta per quanto riguarda l’estetica e, soprattutto, l’isolamento termico delle abitazioni.
Tuttavia, il tempo e la continua esposizione alle intemperie e ai raggi solari possono provocare il progressivo sfaldamento della vernice e comportare, nel lungo termine, il logoramento del legno, condizione che preclude la possibilità di procedere a riparazioni.
Per ovviare a tale problema ed evitare di dover sostituire porte e finestre è possibile procedere alla resinatura del legno trattandolo con sostanze che, penetrando nelle fibre interne, ridonano forza al legno debilitato.
Cosa occorre per resinare gli infissi?
Materiali
Per trattare i tuoi infissi con la resina avrai bisogno di: resina consolidante acrilica (la quantità varia a seconda del numero e delle dimensioni di porte o finestre da trattare), attrezzi per la levigatura (carta-vetrata o smerigliatrice per legno), guarnizioni.
Dato che il trattamento con resina di regola non contiene agenti protettivi contro i raggi ultravioletti, è consigliabile acquistare un apposito protettivo UV per legno da utilizzare come finitura.
Prima di iniziare è molto importante controllare che l’umidità interna dell’infisso che intendi restaurare non superi l’8%; l’eccessiva umidità, infatti, potrebbe compromettere l’intera operazione di recupero.
Trattare con resina gli infissi in legno
Procedimento
Come prima cosa dovrai smontare tutte le parti mobili che è possibile rimuovere e carteggiarle (compreso il telaio), eliminando gli strati di vernice.
Se possibile, effettua i lavori in un locale ben arieggiato onde evitare l’inalazione accidentale di polveri e agenti chimici. Qualora non fosse possibile, procurati una mascherina adatta allo scopo e indossala.
Fai molta attenzione in questa fase, che è la più delicata dell’intero procedimento, in quanto un’eccessiva levigatura potrebbe danneggiare irrimediabilmente il legno, rendendo necessaria la sostituzione.
Una volta che il legno sarà grezzo, dovrai individuare e riparare tutte le eventuali crepe o fori in esso presenti utilizzando un’apposita resina riempitiva o, se poco profonde, uno stucco. Se necessario, leviga ulteriormente le superfici, elimina ogni residuo di polvere e sostituisci le vecchie guarnizioni: quest’ultima è un’operazione importante al fine di non vanificare il lavoro di restauro svolto e impedire future infiltrazioni di acqua e umidità.
A questo punto puoi procedere alla posa della resina, preoccupandoti di miscelare bene il prodotto favorendo il successivo processo di polimerizzazione e assicurandoti di farla penetrare bene nelle fessure.
I tempi di asciugatura variano a seconda della tipologia di resina utilizzata e, di regola, si aggirano tra le 6 e le 24 ore.
A lavoro ultimato, l’infisso apparirà come nuovo, lucido e ben sigillato. Se vuoi, applica uno strato di protettivo UV che, oltre a costituire un film protettivo contro gli agenti atmosferici, impermeabilizza il legno inibendo la formazione di muffe e umidità.
Benché la procedura di resinatura sia all’apparenza abbastanza semplice e intuitiva, è opportuno precisare che si tratta, in realtà, di un lavoro che richiede una certa praticità e almeno una minima conoscenza delle caratteristiche principali dei materiali impiegati che, se male utilizzati e trattati, potrebbero compromettere irrimediabilmente la qualità del legno.