L’Ecobonus copre la sostituzione della porta d’ingresso?
La Legge di Bilancio 2020 ha inserito o confermato interventi a sostegno di ristrutturazioni che abbiano finalità di miglioramento della resa termica, sismica e comunque strutturale degli edifici.
Come sempre, però, la normativa non è di immediata comprensione e necessita di qualche chiarimento o specifica al fine di comprendere quali e quanti siano gli interventi ammissibili.
Una delle domande che sorgono in chi voglia rinnovare la propria abitazione è se la sostituzione della porta d’ingresso possa o meno rientrarvi.
Le domande a cui risponderemo in questo articolo sono:
– l’Ecobonus copre la sostituzione della porta di ingresso?
– La porta di accesso al box auto può rientrare nella categoria della porta ‘ingresso?
– Come dobbiamo considerare queste due tipologie di porte?
L’Ente che può rispondere in modo più autorevole a questi quesiti è l’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile.
Nella sezione FAQ del suo portale, l’Agenzia risponde alle domande relative all’Ecobonus previsto nella Legge Finanziaria 2020.
Per la sostituzione della porta d’ingresso, l’ENEA dichiara che essa può rientrare negli interventi previsti dall’Ecobonus a patto che la porta in oggetto serva a chiudere un volume riscaldato come appunto, un edificio oppure un’unità abitativa.
La normativa sulle detrazioni fiscali ha la sua base legislativa nella Legge 296/2006 che equipara la capacità di contenimento e, al contrario, dispersione energetica di porte e finestre che vengono riunite sotto la medesima definizione: chiusure apribili ed assimilabili. Affinché ciò avvenga, però, è necessario rispettare i valori riportati dal Decreto Ministeriale 11 marzo 2008, allegato B e dalla successiva modifica nel Decreto Ministeriale 26 gennaio 2010.
Prima di procedere alla sostituzione, quindi, per essere certi di poter usufruire del bonus, si consiglia di leggere attentamente i due documenti nella parte inerente l’oggetto.
Ecobonus per la sostituzione della porta di un box auto
Il portale di ENEA dichiara accettabile la sostituzione della porta di accesso ad un box auto ma pone una sola ma inderogabile condizione: che il locale sia dotato di impianto termico. In questo caso, e solo in questo, è possibile inserire la sostituzione della porta del box negli interventi per cui richiedere l’Ecobonus.
E’ fondamentale, in sede di richiesta, dimostrare non soltanto che vi sia impianto di riscaldamento ma anche che esso sia conforme al regolamento edilizio o comunque allo strumento urbanistico adottato dal Comune in cui ha sede lo stabile.
L’ENEA ricorda, infatti, che gli incentivi sono applicabili solo se sia appurabile la conformità edilizia ed urbanistica dell’edificio. Ciò non deve stupire poiché il rispetto delle condizioni normative è sempre la base minima per l’accesso ad uno strumento di agevolazione o supporto fiscale.
Una porta di passaggio tra appartamento e box può accedere alle detrazioni?
Come per le altre due tipologie di porte precedentemente analizzate, anche in questo caso bisogna dimostrare se il box auto sia o meno riscaldato. Solo se lo è, infatti, si ha accesso alle detrazioni. L’Ecobonus è finalizzato ad interventi che migliorino la tenuta termica degli edifici e diminuiscano lo spreco energetico per riscaldarli, quindi la condizione che entrambe le zone collegate dalla porta siano dotate di impianto di riscaldamento è logica.
Prima di procedere a sostituire una porta di accesso, all’abitazione, ad un box auto oppure di passaggio tra i due, è necessario quindi poter dimostrare che gli ambienti siano dotati di riscaldamento e quindi che l’Ecobonus serva a proteggere la capacità di contenimento termico della struttura. Accertato questo, sarà possibile inoltrare la richiesta di detrazioni.