Il Decreto Rilancio proposto dal governo italiano per contrastare la crisi causata dalla pandemia da coronavirus include l’ecobonus 2020 per interventi di riqualificazione energetica. Se hai idea di ristrutturare casa o intendevi farlo prima dell’inizio della pandemia, questo è il momento più propizio per farlo: beneficerai di agevolazioni fiscali fino al 110% per una serie di interventi entro determinati tetti di spesa.
Quando usufruire dell’ecobonus 2020
Il Covid-19 ha fatto danni incalcolabili, ma il risvolto della medaglia mostra la possibilità concreta di ristrutturare casa a costo zero e anzi godendo di un margine del 10%. In effetti a partire dal primo luglio 2020 e fino alla fine del 2021, salvo proroghe, potrai accedere all’ecobonus previsto dalle misure del governo per rilanciare l’economia italiana, a patto che tu intenda intervenire per riqualificare un immobile dal punto di vista energetico.
Chi può beneficiare delle agevolazioni fiscali
Alle detrazioni fiscali al 110% previste dall’ecobonus 2020 potranno accedere le persone fisiche su immobili di proprietà, i condomini relativamente alle spese sulle parti in comune, gli Istituti Autonomi Case Popolari e tutte le cooperative di abitazione. Ciò significa che non potranno usufruire delle agevolazioni fiscali le attività di impresa, le quali però ne beneficeranno di riflesso se consideri l’aumento di lavoro che genererà questo singolare Decreto Rilancio.
Quali sono gli interventi previsti dall’ecobonus 2020
Potrai accedere alle agevolazioni fiscali dell’ecobonus se intendi effettuare interventi di ristrutturazione che migliorano l’efficienza energetica del tuo immobile. Per cui il cappotto termico e i lavori di isolamento delle superfici orizzontali e verticali rientrano nell’ecobonus, a patto di restare sotto un tetto di spesa di 60mila euro per unità abitativa.
Parimenti potrai accedere alle detrazioni del 110% in caso di sostituzione dei climatizzatori invernali con impianti centralizzati e pompe di calore che siano almeno di classe A. Per questo tipo di interventi il tetto previsto è di 30mila euro, mentre il massimo totale di spesa detraibile per l’installazione di pannelli fotovoltaici è di 48mila euro.
Certificazione energetica pre- e post-riqualificazione
A monte della richiesta di accesso all’ecobonus 2020 ci dev’essere il miglioramento dell’efficienza energetica del tuo immobile o delle parti in comune del condominio in cui vivi. Per cui è indispensabile la certificazione del passaggio di almeno una classe energetica nello stabile da ristrutturare. Ciò significa che un tecnico abilitato dovrà giocoforza redarre la certificazione energetica APE prima e dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione.
Come cedere il credito d’imposta
In pratica hai la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali previste dall’ecobonus 2020 in vari modi. Puoi spalmare il credito di imposta nei 5 anni successivi ai lavori di riqualificazione oppure puoi cedere questo credito ai tuoi fornitori, oppure ancora puoi convertirlo in uno sconto sulla fattura del tuo fornitore. Quest’ultimo potrà sia usufruirne come proprio credito di imposta, sia eventualmente cederlo a terzi. La novità è rappresentata proprio da questa possibilità di cedere il credito a istituti finanziari. Beninteso, sono detraibili anche le spese sostenute per la produzione e l’invio della documentazione utile.
Svolta ecologica
Oltre a migliorare l’efficientamento energetico del tuo immobile, il superbonus 110% ti consente di ottenere un ritorno economico in bolletta e un maggior comfort abitativo. Senza contare che effettuando questo tipo di lavori potrai incrementare il valore del tuo immobile. Se poi hai una spiccata sensibilità ambientale, hai la preziosa occasione di scegliere isolanti termici a base di sughero e altri materiali green per la tua abitazione.