Etichetta energetica delle finestre: come funziona

I serramenti sono la chiave dell’isolamento termico delle abitazioni: se ben scelti ed installati, porte e finestre sono in grado di mantenere il calore/fresco all’interno dell’immobile, riducendo di gran lunga i consumi energetici. In caso contrario, possono rivelarsi la causa primaria di un eccessivo consumo e, di conseguenza, di un alto tasso di inquinamento.

Pertanto, è di fondamentale importanza orientarsi con chiarezza nella scelta del prodotto più adatto e in grado di garantire prestazioni ottimali in relazione ai fattori ambientali tipici delle varie zone geografiche.
A tal fine è nata la nuova etichetta energetica dei serramenti che, sulla falsa riga di quella prevista già da tempo per gli elettrodomestici, fornisce informazioni circa le prestazioni delle finestre e la loro provenienza.

ETICHETTA ENERGETICA DEI SERRAMENTI: COS’E’

Sebbene non consumino direttamente energia, le finestre di casa sono il tassello principale del risparmio energetico delle abitazioni, con un impatto indiretto sui consumi annui e sull’emissione di sostanze inquinanti.

L’energy label (fortemente voluta dall’Unione Europea con la Direttiva 210/30/UE) è un documento apposto sulle finestre e contenete tutte le informazioni circa le prestazioni energetiche, ossia:

– la trasmittenza termica, espressa con il valore U: all’aumentare di questo valore corrisponde una più elevata capacità di isolamento termico dell’infisso e, quindi, un maggiore risparmio energetico;

– il controllo solare del vetro (espresso con il valore g), cioè il grado di energia termica solare che questo è in grado di trasmettere all’interno;

– l’attestazione della sua provenienza;

– la permeabilità all’aria, cioè la maggiore o minore capacità del serramento di lasciar passare i cosiddetti spifferi.

Più basso è il valore U, maggiore sarà l’isolamento termico garantito dal serramento.
In questo modo il professionista sarà in grado di indirizzarti sull’acquisto del prodotto che garantisce le prestazioni più elevate in relazione alle esigenze della specifica zona climatica di riferimento.

CLASSE ENERGETICA DELLE FINESTRE NELLE ENERGY LABEL

Nell’ottica di un progressivo incremento dell’efficientamento energetico di tutti i paesi europei, anche l’Italia ha dettato degli standard minimi cui gli impianti termici degli immobili devono adeguarsi per contenere i consumi energetici e ridurre l’emissione di sostanze nocive.

In particolare, il territorio dello Stato è stato diviso in sei differenti zone climatiche in funzione dei cosiddetti gradi-giorno (GG), ossia un’unità di misura utilizzata per la stima del consumo necessario per mantenere una temperatura media di 20 gradi all’interno delle abitazioni in relazione alla temperatura media esterna per ogni periodo dell’anno (D.P.R. 412/93).
Più alto è il valore GG, maggiori saranno le ore in cui il riscaldamento dovrà rimanere in funzione per garantire una temperatura ottimale.

COME SCEGLIERE LA GIUSTA CLASSE ENERGETICA

La valutazione circa la tipologia di serramento da scegliere dovrà essere effettuata in relazione alle zone climatiche e ai valori U e g riportati nell’etichetta energetica.
In particolare, l’indicazione delle varie zone è effettuata attribuendo a ciascuna una lettera dalla A alla F secondo un criterio decrescente (dalle più calde alle più fredde).
Pertanto, nelle zone di grado A-B-C sarà opportuno optare per le finestre che garantiscono un isolamento medio-alto (quindi, con un basso valore g e un alto valore U), onde evitare un eccessivo riscaldamento dell’immobile nei mesi più caldi.
Per le zone più fredde (contraddistinte dalle lette D-E-F), invece, saranno necessari infissi che presentano un elevato valore g ed U, in modo tale da sfruttare al massimo il calore dei raggi solari nei mesi invernali ed evitare dispersioni.