Garden House, quando la casa si fa trasparente

Un po’ casa e un po’ serra: la Garden House che Baracco + Wright Architects ha installato in una radura nelle vicinanze della baia di Western Port, in Australia rappresenta un curioso mix che si propone di portare l’attenzione sull’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema in cui il progetto si trova.

Si tratta di una casa per le vacanze pensata per essere una sorta di tenda semi-permanente, installata su una piattaforma sollevata di ottanta centimetri da terra così da non andare a intaccare il suolo e permettere alle piante di crescere come un vero e proprio tappeto naturale. Le pareti sono costruite in fogli di policarbonato trasparente tenuti in piedi da una intelaiatura in acciaio, mentre sono del tutto assenti le finestre, sostituite da grandi aperture che favoriscono il continuo ricircolo dell’aria.

Al suo interno, la vegetazione cresce, quindi, spontanea, aiutata anche dal flusso stagionale di acque alluvionali che permettono a orchidee e gigli di prosperare. Gli spazi della Garden House prevedono una grande area giorno, una sorta di veranda arredata con mobili in legno che alternano tonalità chiare e bianche e che si affaccia su un giardino di vegetazione spontanea che la avvolge come un abbraccio.

Proprio la vegetazione offrirà agli occupanti della casa la necessaria privacy, mentre a rendere il confine tra esterno ed interno ancora più labile sono le due lunghe pareti scorrevoli che possono essere aperte così da fare scomparire qualsiasi barriera tra l’abitazione e la natura che la circonda. Nella casa è presente, ovviamente, anche una zona notte, situata su un mezzanino e realizzata in compensato così come la cucina in stile minimale e il bagno, che rappresenta l’unico elemento a contatto con il suolo.

La mancanza di finestre e di altre forme di isolamento rischia, però, di rappresentare però uno svantaggio. Se è vero, infatti, che con la crescita della vegetazione il problema del caldo eccessivo in estate è destinato a risolversi, altrettanto non è possibile dire per le basse temperature dei mesi invernali che i proprietari accettano con filosofia considerando le fluttuazioni come parte di una vita davvero immersa nella natura.

Il progetto, però, mantiene inalterato il suo fascino anche per la capacità dello studio Baracco + Wright Architects di reinventare gli spazi abitativi tipici di una casa con un budget minimo, ma, soprattutto, per l’idea del rispetto assoluto per l’ambiente in cui va a inserirsi. Una volta smontata, infatti, la struttura di questa originale abitazione non lascerà alcuna traccia di sé.

Per conoscere il progetto:
http://www.baraccowright.com/