Per valutare nel suo complesso una casa non bisogna guardare solamente alle sue caratteristiche costruttive, al numero di finestre o alla modernità dei suoi impianti, ma anche alla sua esposizione, ossia all’orientamento che ha la casa rispetto ai punti cardinali Nord, Sud, Ovest e Est. Vediamo in questo articolo quanto una corretta esposizione può incidere sulla qualità abitativa di una casa.
1 L’importanza di una buona esposizione
Conduciamo la nostra vita sempre inseriti in un contesto che inevitabilmente ci condiziona, per cui è bene imparare a usare determinati fattori a nostro beneficio e non a nostro svantaggio. Anche nella progettazione e nell’organizzazione degli spazi interni di una casa è importante tenere conto della provenienza della luce solare e degli eventuali impedimenti che possono esserci nel circondario, come palazzi o grandi alberi. Un buon orientamento può determinare una vita migliore per gli abitanti della casa, da valutare in termini di vista, luce diretta e temperatura, oltre a implicare un risparmio energetico non indifferente.
2 Progettare sulla base dell’esposizione
Una buona progettazione è quella che riesce a creare le soluzioni migliori partendo innanzitutto dall’osservazione delle condizioni reali. Verso quale direzione sono rivolte le finestre? Quali stanze sono illuminate da luce naturale al mattino e quali pomeriggio? Ci sono stanze che non sono mai illuminate? In base a queste domande è facile intuire come si può più efficacemente progettare la disposizione delle stanze in una casa. Nella parte meno illuminata sarà bene disporre le stanze che si usano meno, mentre nella parte più esposta alla luce andrà la zona giorno. I progettisti dispongono di programmi appositi in cui simulare le condizioni del contesto, basta inserire i dati del progetto e gli ostacoli che possono provocare ombre intorno alla casa e calcolare così l’orientamento e la disposizione migliore degli interni.
3 Come organizzare gli spazi in base all’esposizione
Vediamo ora qual è la miglior disposizione d’interni da dare a una casa in base ai punti cardinali. La parte che dà a nord è quella più fredda e meno soleggiata, per cui in questo lato della casa sarà bene collocare la lavanderia, il ripostiglio, il corridoio o altri ambienti che non si usano molto. L’est è la parte che riceve più luce al mattino, perché è da questo lato che vediamo sorgere il sole. Qui sono ideali le camere da letto, per un risveglio confortevole, la cucina, il bagno o anche uno studio. La zona a sud è quella che riceve più luce diretta in assoluto sia d’estate che in inverno, dunque qui è bene predisporre il soggiorno, la cucina, uno spazio dove i più piccoli possano giocare al pomeriggio. L’ovest riceve la maggior parte della luce durante le ora pomeridiane, per cui si adatta ad ospitare uno studio o il soggiorno.
4 Eccessiva esposizione al sole: come schermare la luce
Mentre la luce solare diretta è la benvenuta durante i mesi invernali, in estate il sole può risultare eccessivo nella zone della casa esposte a sud e a ovest, che ricevono la maggior parte del sole nelle ore centrali e pomeridiane della giornata, quando l’irraggiamento è più intenso. In questo caso è bene pensare a un sistema di oscuramento per evitare che queste stanze si surriscaldino in maniera eccessiva. Si possono dotare finestre, porte-finestre e balconi di buoni infissi oscuranti (come le tapparelle) o di tende da sole, in modo da poter godere di questi spazi e di una giusta luce schermata anche nei giorni estivi più luminosi e caldi.