La riqualificazione termica e acustica degli edifici

Riqualificare un edificio passa anche dai miglioramenti termici e acustici che lo rendono uno spazio più adatto alla vita di tutti i giorni. Dal punto di vista energetico, riqualificare un edificio significa applicare una serie di interventi che gli permettono di ottenere prestazioni migliori rispetto al passato. 

Al fine di ottenere le detrazioni previste, l’Agenzia delle Entrate riconosce come interventi che contribuiscono ad aumentare il livello di efficienza termica degli edifici quelli che riducono il fabbisogno energetico per il riscaldamento, ma anche l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e le migliorie all’edificio come cappotto termico, coibentazioni e sostituzione degli infissi con modelli più performanti a taglio termico e vetri basso-emissivi. 

Uno degli interventi più comuni per la riqualificazione termica è la sostituzione delle vecchie caldaie con modelli a condensazione oppure il passaggio a pompe di calore per il riscaldamento delle stanze e la produzione di acqua calda sanitaria. Un ulteriore vantaggio di quest’ultima tecnologia è il fatto che può cambiare radicalmente la classificazione energetica di un immobile, facendogli guardagnare da sola ben due classi energetiche. 

Molto richieste sono anche le soluzioni di space planning che permettono di ripensare gli spazi interni per renderli più efficienti dal punto di vista del mantenimento del calore, riducendo gli sprechi energetici. Per quanto riguarda l’esterno dell’edificio, invece, la coibentazione tramite cappotto termico resta un’ottima soluzione grazie all’isolamento apportato e alla riduzione di dispersioni termiche con conseguente risparmio energetico ed economico. Ad esso si affianca spesso la sostituzione di serramenti come le finestre e la porta di ingresso per assicurare un migliore isolamento termico attraverso vetrate basso emissive che arrivano ad avere fino a 5 volte le prestazioni dei serramenti standard e che permettono la massima trasmissione della luce proveniente dall’esterno.  

Accanto alla riqualificazione energetica degli edifici, però, troviamo anche la loro riqualificazione dal punto di vista acustico. Molti studi dimostrano che proprio il rumore è una delle cause del peggioramento della qualità della vita, soprattutto, quando le persone vivono in aree molto affollate come le città. L’inquinamento acustico, infatti, è spesso un problema di salute e solo in Europa circa 100 milioni di persone (il 20% della popolazione totale) sono esposte a livelli di rumore nocivi per la salute.  

Al momento di ristrutturare un edificio, perciò, sarebbe opportuno valutare interventi che puntano a incrementare le prestazioni di isolamento acustico dell’immobile così da ridurre i rumori molesti provenienti dall’esterno e, di conseguenza, lo stress. Un’analisi dei ponti acustici permette di individuare le zone più deboli e di individuare la combinazione di soluzioni migliore per incrementare l’isolamento.  

 

Vale la pena ricordare che agire solo sulle pareti, lasciando serramenti meno performanti garantirà spesso una soluzione poco efficace contro il rumore esterno, così come il fonoisolamento su una parete divisoria tra unità immobiliari potrebbe risultare poco incisivo se non si riserva la stessa attenzione alle prestazioni acustiche del solaio.