Parlando di materiali per realizzare profili per infissi si apre un mondo. In ogni caso, anche se hai già deciso per farti fare delle finestre in legno, le decisioni non sono certo finite. Esistono, infatti, tanti tipi di legno, sia riferendosi alle varie essenze, sia alla tipologia di lavorazione. In questo articolo ci concentreremo sulle differenze qualitative che ci sono tra legno massiccio e legno lamellare e sul perché nella costruzione di profili per finestre, a nostro avviso, l’utilizzo del lamellare sia di gran lunga migliore.
Caratteristiche del legno massiccio
Si chiama legno massiccio un’asse ricavata nella sua interezza da un unico pezzo di tronco. Con questo tipo di lavorazione si realizzano mobili e tavoli di grande eleganza e pregio, per l’effetto naturale che può dare la sua superficie variegata con venature e nodi, molto estetici da vedere. Si tratta davvero di un’ottima scelta per tavoli e piani cucina, ad esempio, ma non adatta alla realizzazione di profili per infissi. Perché? Il legno massiccio contiene di per sé molta umidità e necessita di una fase di stagionatura molto lunga (si parla di anni) per poterlo finalmente utilizzare.
Per un’asse di legno è necessario giungere a un livello di umidità che si assesti stabilmente attorno all’11-13%. In queste condizioni il legno può essere considerato vivo (non marcio) e consente una lavorazione efficiente, senza il rischio di spaccature, scollamenti o imbarcamenti. Più un legno è umido più tende a muoversi e deformarsi. Il problema maggiore del massiccio sta nel suo spessore e nel fatto che per la sua conformazione anche dopo la fase di stagionatura può presentare tassi di umidità diversi tra il centro e la parte più esterna. Inoltre, è una materia prima di più difficile reperibilità, perché si può realizzare solo a partire da grossi tronchi d’albero. Senza parlare del fatto che venature e nodi, più visibili in un legno massiccio, forse non si adattano all’estetica delle finestre, in cui si preferiscono di solito legni omogenei e più puliti da imperfezioni.
Caratteristiche del legno lamellare
Il legno lamellare si ricava, invece, dalla sovrapposizione e dall’incollamento di più strati di assi, di spessore identico, disposti a venatura alterna in modo che l’asse risulti già di per sé stabilizzata e meno soggetta a imbarcarsi. Il sistema di incollamento avviene ad “alta frequenza”, una tecnologia in grado di conferire una perfetta aderenza delle parti. La stagionatura delle assi che vengono usate per costituire i lamellari è più semplice e più rapida, perché ogni asse è più fina e raggiunge presto un livello di umidità adeguato, oltre che omogeneo. Infine, un legno lamellare è realizzabile anche a partire da tronchi non grossi, quindi si tratta di una materia più reperibile e più sostenibile.
Vantaggi del lamellare nella realizzazione di finestre
Da ciò che abbiamo dedotto, ecco quindi 4 buoni motivi che incentivano l’utilizzo del lamellare nelle finestre:
1 – Il legno non tenderà a muoversi né a imbarcarsi una volta realizzata e installata la finestra.
2 – Contenendo un tasso di umidità più contenuto e omogeneo, non darà problemi alla fase di incollamento e verniciatura.
3 – C’è la possibilità di realizzare le assi a partire da tronchi più piccoli, per cui non occorre tagliare nuovi alberi grandi.
4 – Può garantire una maggiore uniformità estetica del legno, perché durante la fase di incollaggio chi realizza le assi ha l’opportunità di scegliere di volta in volta la facciata con meno difetti.
In definitiva, il lamellare offre una serie di vantaggi non indifferenti, che rispetto al legno massiccio lo rendono senza dubbio la scelta migliore per la realizzazione di profili per finestre.