Le caratteristiche della porta antipanico

Le porte con maniglione antipanico sono un dispositivo per la sicurezza indispensabile per garantire una corretta via di fuga in caso di pericolo e in particolare di incendio. Si tratta di uno strumento obbligatorio all’interno di strutture pubbliche (come università, ospedali, uffici, cinema, locali commerciali e altri…) ma anche in alcuni grandi edifici residenziali. In questo breve articolo ci focalizzeremo sulle porte antipanico per elencare le loro caratteristiche principali. Ecco tutto quello che occorre sapere.

Principali caratteristiche delle porte antipanico

La funzione primaria delle porte antipanico è quella di assicurare una veloce via di evacuazione in caso di incendio e di pericolo in generale. Ogni luogo di lavoro, ad esempio, deve prevedere un numero minimo di uscite di emergenza, che sia proporzionato alla grandezza dell’edificio e alla quantità di persone che può contenere. Per funzionare in modo adeguato la porta deve dimostrare di soddisfare determinati requisiti, sia nei suoi standard costruttivi che negli aspetti dell’installazione sul posto. Ecco i principali 7 parametri che una porta antipanico deve possedere per essere considerata a norma.
1. Apertura semplice: la porta si deve aprire facilmente con il minimo sforzo usando le mani. In luogo della tradizionale maniglia, è dotata di una lunga barra antipanico orizzontale che, sospinta verso l’esterno, causa l’apertura della porta alla minima pressione.
2. Deve essere riconoscibile: la porta deve essere intuitivamente localizzabile, anche grazie a un colore particolare e agli appositi segnali verdi con l’icona dell’uscita di emergenza, oppure con la scritta in rosso EXIT. Una porta antipanico deve anche rispettare determinate dimensioni, ad esempio l’altezza, che non deve essere inferiore a due metri.
3. Deve essere sempre accessibile: la porta non deve essere mai chiusa a chiave e sulla via di passaggio non ci devono essere ostacoli di alcun tipo che possano anche minimamente intralciare la fuga.
4. Deve aprirsi verso l’esterno: l’apertura della porta deve essere rivolta verso l’uscita per non rischiare di creare ingorghi di persone e quindi il panico generale.
5. Auto-chiusura: la porta deve essere dotata di dispositivi di auto-chiusura, ossia delle molle che gestiscono un chiudi-porta automatico.
6. Presenza di magneti: solitamente si tratta di elettromagnetici che consentono l’apertura della porta per determinate necessità di passaggio (ad esempio una barella). I magneti devono essere però collegati a un sistema antincendio sempre in funzione.
7. Classificazione REI: la porta deve possedere una certificazione di Resistenza, Ermeticità e Isolamento termico (REI) per risultare omologata. Inoltre, tutti i tipi di porte di emergenza devono essere conformi alla normativa antincendio UNI EN 1125.

L’importanza dell’installazione e della manutenzione

Per le sue caratteristiche peculiari le porte antipanico necessitano di personale qualificato per la loro installazione, al fine di salvaguardare tutte le funzioni. Lo stesso vale per eseguire i regolari controlli di manutenzione (in genere ogni sei mesi), volti ad assicurare il perfetto stato di tutti i meccanismi. Per concludere, le porte con maniglione antipanico svolgono un compito fondamentale per proteggere le persone in caso di pericolo e facilitarne la fuga, per cui nei casi previsti dalla legge è bene che le strutture che lo richiedano, siano dotate di porte antipanico di qualità, correttamente montate e regolarmente controllate.