Meglio una cassaforte meccanica o elettronica? Facciamo chiarezza!

Al vecchio trucco di nascondere soldi e oggetti preziosi sotto una mattonella non abbocca neanche il ladro occasionale e così ti restano un paio di opzioni allettanti: celare il tuo tesoro in bella vista come nel caso della lettera rubata del racconto omonimo di Edgar Allan Poe, oppure dotarti di una cassaforte. Posto che in commercio si trovano casseforti che rientrano in differenti classi di resistenza allo scasso, i modelli in circolazione si dividono in due grandi categorie: le casseforti meccaniche e quelle elettroniche. Ecco in cosa si distinguono e quale cassaforte scegliere in base alle tue esigenze e al sito di installazione.

Cassaforte meccanica o elettronica: pro e contro

In fase di scelta tra una cassaforte meccanica e una elettronica, bada sia al grado di resistenza allo scasso sia alle problematiche legate alla gestione delle chiavi di accesso. In effetti la cassaforte meccanica costa poco e non richiede la memorizzazione di nessun numero o codice, ma presenta lo spinoso problema di nascondere la chiave: se ci fosse all’interno della tua abitazione un posto inaccessibile ai ladri e in cui custodire la chiave, tanto varrebbe usarlo per nascondere i tuoi gioielli. La soluzione migliore sarebbe quella di lasciare la chiave in un’abitazione diversa dalla tua, ma ciò significherebbe uscire di casa ogni volta che vorrai aprire la cassaforte.

Potresti aggirare questo problema optando per una cassaforte meccanica a chiave con l’aggiunta di combinazione a dischi coassiali (o a bottoni multipli). In questo caso potresti custodire tranquillamente la chiave nella tua abitazione: anche se un ladro la trovasse, avrebbe da affrontare lo scoglio della combinazione numerica. Il rischio che corri con questa cassaforte meccanica è legato sempre allo smarrimento della chiave o alla rottura incidentale di un dente della mappa. Oltretutto i dischi della combinazione meccanica richiedono una notevole precisione di utilizzo.

La cassaforte elettronica è l’evoluzione di quella a combinazione meccanica, con la differenza che il sistema di chiusura scatta dopo aver digitato sul tastierino un codice numerico. Vero è che anche in questo caso potrai scegliere un modello elettronico con o senza chiave di emergenza. Quest’ultima si rende necessaria in caso dimenticassi il codice o in presenza di un malfunzionamento elettronico. Tuttavia si tratta di una chiave che non useresti che molto raramente e quindi hai la possibilità di nasconderla anche fuori dalla tua abitazione.

Cassaforte meccanica o elettronica: come scegliere

A differenza della cassaforte elettronica, quella meccanica ha praticamente zero rischi di malfunzionamento, ma ha anche un numero più basso di combinazioni e quindi è più facilmente violabile. Peraltro potresti optare per un modello elettronico che ti consente di cambiare il codice tutte le volte che lo vorrai. Senza contare che in caso di smarrimento del codice puoi sempre ricorrere a una sequenza numerica di emergenza per sbloccare la serratura, come nel caso di casseforti elettroniche che non siano dotate di chiave di soccorso.

La cassaforte elettronica è a te congeniale se hai una buona memoria e non hai un posto assolutamente sicuro in cui custodire la chiave. Se invece intendi sbarazzarti sia del problema della gestione della chiave sia di quello legato alla memorizzazione del codice numerico, puoi optare per una cassaforte biometrica il cui meccanismo di chiusura è basato sul riconoscimento facciale, della retina o delle impronte digitali.

A meno che gli eventuali malintenzionati che dovessero introdursi in casa tua non siano abili quanto Dante Cruciani, lo scassinatore interpretato da Totò nella celeberrima pellicola “I soliti ignoti”, è altamente improbabile che riescano a indovinare il codice di una cassaforte meccanica o elettronica, ma è impossibile che riescano a duplicare le tue impronte digitali.