Meglio vetro camera con Gas Argon, Kripton o aria?

La tipologia di vetro, il telaio, le guarnizioni e la canalina termica sono responsabili in misura diversa del potere termico di un infisso. Tuttavia c’è un altro elemento da scegliere con cura se desideri ottenere un sensibile risparmio in bolletta e un maggiore comfort abitativo. Si tratta del gas inserito tra le lastre di vetro che compongono il vetro camera. Sono essenzialmente tre le opzioni in questo senso: l’aria, l’argon e il kripton. Qui scoprirai come operare una scelta in base alla zona climatica in cui vivi.

Vetro camera con aria secca

Parecchi infissi isolanti con vetrocamera erano e sono ancora realizzati inserendo l’aria secca tra una lastra e l’altra. È una soluzione sufficiente a garantire un buon isolamento se la distanza tra le lastre è inferiore ai 25 mm e se vivi in un’area soleggiata come può essere la zona climatica d’Italia A (Lampedusa), B o C. Quest’ultima corrisponde grosso modo alla provincia di Trapani e alla Sardegna meridionale, mentre nella zona climatica B rientrano il Salento, la costa amalfitana, il versante ionico della Calabria e buona parte delle isole.

Vetro camera con argon

Se abiti nelle zone più fredde d’Italia e in particolare al nord o lungo la dorsale appenninica, potresti optare per il vetrocamera con gas argon o argo (indicato con il simbolo chimico Ar). Si tratta di un gas nobile che è presente nell’aria in una percentuale vicina all’1% e che non è tossico. L’argon ti assicura una prestazione isolante migliore rispetto all’aria secca e in effetti è utilizzato in genere in vetrocamere di fascia medio-alta.

A prescindere dalla zona climatica in cui vivi, dalla tua fonte di riscaldamento e dal potere termico degli altri componenti dell’abitazione, l’argon è da preferire all’aria anche in quegli infissi in cui tra una lastra e l’altra c’è uno spazio maggiore di 25 mm. In questo caso infatti l’aria potrebbe dare luogo a moti convettivi.

Vetro camera con kripton

L’argon è il gas nobile che va per la maggiore all’interno del vetrocamera, ma c’è anche un altro gas dello stesso gruppo della tavola periodica che si distingue per l’elevato valore termico e che è di conseguenza utilizzato negli infissi a doppio o triplo vetro: il kripton o kripto, che ha simbolo chimico Kr. Questo gas nobile è presente in tracce nell’atmosfera terrestre e in piccole dosi non è affatto tossico, anche se in dosi abbondanti può rivelarsi asfissiante. Nulla di cui preoccuparti, perché la quantità presente nel vetrocamera è molto modesta.

La particolarità del kripton è che ha un potere isolante maggiore dell’argon, il che significa che a parità di temperatura il kripton presenta una conduttività termica inferiore all’argon e molto inferiore all’aria secca. Se ti stai chiedendo perché non utilizzare allora il kripton per infissi da installare in zone fredde, ebbene il problema è rappresentato essenzialmente dal costo alto.

Meglio l’argon o il kripton nel vetro camera?

Noterai la differenza tra argon e kripton all’interno di un infisso con vetrocamera mano a mano che diminuisce la distanza tra le lastre di vetro. Per intenderci, quando lo spazio è superiore ai 14-15 millimetri non ha molto senso sostenere la spesa del kripton perché la differenza di valore termico tra i due gas nobili è trascurabile.

Discorso diverso quando la distanza tra le lastre è inferiore ai 12-14 millimetri, perché in questo caso il potere isolante del kripton assume valori con i quali l’argon non può competere. Opta per il kripton se vivi in zona alpina o appenninica e monti un vetrocamera sottile.