Muffa, finestre e riscaldamento: c’è una relazione?

La muffa è un fungo che sopravvive grazie all’umidità e spesso fa la sua comparsa in inverno, quando le basse temperature ci costringono a tenere porte e finestre chiuse e ad accendere il riscaldamento. Ma c’è effettivamente una correlazione tra la propagazione della muffa e il modo in cui usiamo il riscaldamento? In questo breve articolo cercheremo di fare chiarezza su questo punto.


L’uso del riscaldamento è tra le cause della muffa?

Prima di tutto è bene capire quali possano essere le cause della formazione di questo fungo. La diffusione della muffa può essere dovuta dall’umidità dell’aria e al fatto che la stanza non abbia una sufficiente ventilazione. Altri motivi di tipo tecnico sono la presenza di eventuali ponti termici e la mancanza di isolamento nelle pareti, cosa che rende quindi necessario costruire un cappotto termico esterno o interno. Il riscaldamento potrebbe aggravare la situazione? Se usato in maniera scorretta sì. È sbagliato ad esempio creare sbalzi di temperatura tra i vari ambienti, chiudendo un termosifone  di una stanza che si usa poco. La temperatura andrebbe tenuta costante, attorno ai 18-20°C con un’umidità che sia attorno al 50%.


Riscaldamento e muffa

Nelle nostre case la muffa, di solito, si forma in quei punti dove l’aria calda e umida incontra una parete fredda. Motivo per cui nell’uso del riscaldamento è meglio tenere in tutta la casa una temperatura pressoché costante e omogenea, con tutti i termosifoni accesi, senza mai chiudere quelli delle stanze che si usano poco. Gli sbalzi di temperatura sono proprio ciò che dobbiamo evitare. È bene non spegnere i termosifoni che si trovano sotto alle finestre, che rappresentano le zone più delicate dove potrebbero esserci dei contatti tra la temperatura esterna e interna. I davanzali in marmo, ad esempio, così come i telai degli infissi in ferro zincato, possono condurre la temperatura esterna verso l’interno, perché costituiti di un materiale che conduce il freddo, quindi non in grado di isolare correttamente. Oltre al fatto di usare correttamente il riscaldamento, allo stesso modo bisogna anche dare alle stanze ogni giorno un ricambio d’aria, perché proprio gli ambienti con aria stagnante sono più soggetti alla creazione della muffa.


Come eliminare la muffa

Quando in casa compare della muffa sulle pareti è necessario eliminarla il prima possibile, non solo per motivi estetici ma anche di salute. Si può togliere con della candeggina, anche se il risultato potrebbe non garantire un’eliminazione definitiva, infatti la muffa è nota per essere difficile da debellare una volta per tutte. In alternativa si può usare l’alcool etilico ad alta gradazione (quello all’80% andrà benissimo) per disinfettare in profondità la muffa nel muro.


Altre cause

Con queste piccole accortezze e monitorando giorno per giorno lo stato delle pareti più soggette, potrai renderti conto se stai agendo nel verso giusto oppure no. Se la situazione non cambia o peggiora, forse è il caso di prendere in considerazione altre cause che potrebbero incidere negativamente, come la presenza di ponti termici dovuti all’età degli infissi o ad una posa scorretta.