Pulire i vetri è una di quelle faccende domestiche che viene rimandata all’infinito. Finché un giorno sei stanco di vederli sporchi e ti armi di pazienza per riuscire a vedere bene quel pezzetto di giardino o il paesaggio fuori dalla finestra.
Per facilitare questo lavoro e ottenere ottimi risultati ci sono diversi trucchetti.
Quando pulire i vetri
Se l’infisso è dotato di persiane, il vetro rimarrà più protetto nei confronti degli agenti atmosferici, e quindi più pulito. Invece se sono presenti solo delle zanzariere si sporcherà molto di più, perché la pioggia battente trascina anche lo sporco della maglia in rete. La presenza dei doppi vetri, in particolare nelle abitazioni degli anni 70′ e 80′, rende più complicato il lavoro, perché ci saranno vetri da pulire moltiplicati per due.
Quindi a seconda degli elementi che compongono il vostro infisso, i vetri si sporcheranno in quantità differente. L’ideale sarebbe pulire i vetri ogni volta che la pioggia li rende talmente ombrosi da non vedere oltre, ma se sono riparati, due o tre volte all’anno sarà sufficiente. In linea generale, per un un buon risultato è bene pulirli sempre di mattina o verso sera, o quando è nuvoloso, perché il sole asciuga velocemente e crea dei fastidiosi aloni. Meglio evitare di dover ripassare con un panno e fare un doppio lavoro.
I metodi della nonna
Oltre ad essere i metodi più utilizzati da chi ha più esperienza di noi, sono anche quelli più economici e più ecologici.
Innanzitutto se hai molti vetri da pulire, parti sempre da una o due stanze massimo, e inizia sempre spolverando la superficie per togliere il primo strato di sporco. Poi con un panno in microfibra passa dove hai spruzzato una soluzione con prodotti che tutti abbiamo in casa. Quindi puoi diluire dell’acqua con un po’ di alcool o con dell’aceto (nella proporzione di 5 litri d’acqua e 1 di aceto) o con del bicarbonato, mescolando affinché non si formino dei grumi, e procedere a pulire i tuoi vetri. Con movimenti rotatori centrali e poi verticali, e un occhio agli angoli che spesso si dimenticano, la superficie diventerà brillante.
Un metodo antico ma molto efficace, è l’uso della carta da giornale al posto del panno. Sembra infatti che il carbone presente sul foglio della carta abbia un’azione molto pulente nello strofinare la superficie. Se i vetri sono molto grandi o alti, ad esempio quelli di una veranda, puoi usare una tergispazzola con manico estensibile, con movimenti verticali e orizzontali e facendo attenzione ad eventuali sgocciolamenti, puoi ottenere un ottimo risultato con poca fatica.
Soluzioni pratiche ma meno green
Oltre ai detergenti già pronti con spruzzino incorporato ci sono altre soluzioni valide, ma sempre meno green, rispetto all’uso di alcool, aceto e bicarbonato.
Puoi provare acqua e qualche goccia di ammorbidente o detersivo dei piatti, per aumentare l’azione sgrassante e profumare l’ambiente. Attenzione a diluire bene e a non fare troppa schiuma, altrimenti rischi di dover ripassare a pulire con un panno gli aloni.
Se sei un’amante della disinfezione puoi usare anche un po’ di ammoniaca con l’acqua, ma utilizza dei guanti, e cerca di non inalare i vapori che possono essere dannosi e procurare dei malori.
Assolutamente vietato l’uso di sgrassatori sia allo stato puro che diluiti, perché opacizzano il vetro e a lungo andare lo rovinano.