Serve un’autorizzazione per coprire il terrazzo?

Quando decidiamo di realizzare una miglioria nella nostra casa, seppure di carattere non invasivo, è indispensabile richiedere l’autorizzazione alle autorità competenti prima di iniziare i lavori. Di solito le autorizzazioni dipendono dall’Ufficio Tecnico del Comune in cui è ubicato l’immobile e, se la zona è sottoposta a vincolo ambientale e/o architettonico, anche alla Sovrintendenza.
Il permesso deve essere richiesto anche per realizzare una copertura sopra ad un terrazzo perché, in qualunque modo esso venga costruito, avrà sempre e comunque carattere di stabilità e, quindi, deve essere autorizzato. In questo caso, inoltre, dovrà essere richiesto anche il consenso scritto del comitato dei condomini, se la casa si trova in un condominio, poiché, affacciandosi sull’esterno, la copertura non può esulare dall’essere accettata dai vicini.
Permessi legati alla realizzazione di una veranda.

Vediamo insieme quali permessi debbano essere richiesti nelle diverse situazioni.

Se la copertura avvolge il balcone sui tre lati esterni e sulla parte superiore, assume la valenza di allargare lo spazio di vivibilità e quindi si allinea alla legislazione sulle costruzioni ex novo, come se si trattasse a tutti gli effetti di una nuova stanza o addirittura di un nuovo edificio. In questo caso il permesso del comune è indispensabile poiché i lavori portano alla creazione di una veranda, quindi di una stanza accessoria, magari di servizio, ma pur sempre una stanza. Se procediamo ai lavori senza preventivamente averne ottenuto il permesso, rischiamo un’incriminazione le cui conseguenze possono essere pesanti: condanna penale fino ad un massimo di quattro anni ed abbattimento dell’opera realizzata.

Realizzare una copertura stabile

Diversa è la situazione nel caso in cui si costruisca una copertura più leggera, magari soltanto una tettoia anche se il proprietario è tenuto, per evitare la richiesta di abbattimento da parte dell’amministratore o dai condomini, al rispetto di due indispensabili requisiti:
– stabilità e comprovata messa in sicurezza dell’opera realizzata;
– rispetto del decoro architettonico, tenendo presente la progettualità dell’edificio tutto.
Nel caso di una copertura agile e non completa del balcone, il proprietario può procedere alla costruzione anche prima di sentire il parere dei condomini ma è tenuto, nel caso in cui questo fosse negativo, ad abbattere ciò che ha costruito… meglio pensarci prima, quindi!

Pergolato o altre strutture leggere

Nel caso in cui volessimo realizzare una copertura leggera, sia un pergolato che una pergo-tenda, non è richiesto alcun permesso degli uffici amministrativi. Entrambe le tipologie, infatti, anche se si basano su sostegni resistenti, hanno carattere di versatilità, ossia possono essere facilmente smontati e riposti, magari per la stagione invernale. Ciò esclude la necessità di permessi. Poiché tali strutture, comunque, si affacciano sull’esterno dell’edificio, è necessario ottenere il permesso del condominio per realizzarle.

Vediamo insieme come distinguerle:

– un pergolato è una struttura, generalmente metallica o in legno, intorno a cui si fanno crescere piante rampicanti o di altro tipo. Non ha lo scopo di aumentare la volumetria dello stabile ma soltanto quello di creare refrigerio per i mesi caldi;
– una pergo-tenda mantiene le caratteristiche d leggerezza del pergolato ma la copertura è realizzata per mezzo di tessuti analoghi a quelli delle tende da sole. Come il pergolato, serve a creare una zona di ombra per i mesi estivi. All’arrivo dell’autunno, viene smontata per salvaguardare il tessuto e proteggerlo dalla pioggia e dal freddo.
In entrambi i casi, sia di pergolato che di pergo-tenda, è indispensabile garantire una distanza minima di tre metri con l’appartamento al piano di sopra, così da non impedire neppure in minima parte l’affaccio da esso.