Il fattore principale sul quale ci si concentra quando si progetta un nuovo immobile o se ne ristruttura uno di proprietà, è sicuramente l’isolamento termico dall’esterno.
Tuttavia, è bene tenere a mente che un immobile con degli infissi privi di spifferi (che, quindi, non consentono il passaggio dell’aria dall’esterno al suo interno) necessita pur sempre di un ottimo sistema di aerazione, fattore imprescindibile sia per la salute dell’uomo, che per quella dell’immobile stesso. Infatti, un ambiente troppo umido nel quale non si permette all’aria viziata e carica di agenti patogeni di fuoriuscire, può comportare l’insorgere di patologie respiratorie e gravi danni da muffa alle pareti.
Il metodo più comune per favorire il ricambio dell’aria è certamente quello di aprire tutte le finestre per almeno 15 minuti al giorno; tuttavia, questa pratica è tanto utile allo scopo quanto dispendiosa, poiché comporta una repentina dispersione del calore interno, vanificando la qualità dei serramenti a tenuta isolante.
Per ovviare al problema, l’industria del risparmio energetico e dei serramenti offre un’eccellente soluzione costituita dagli impianti di ventilazione meccanica controllata (cosiddetti VMC).
FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE CONTROLLATA
I moderni sistemi di VMC sono dotati di due diversi condotti di ventilazione forzata: uno per l’aria pulita, l’altro per l’aria viziata da aspirare ed espellere, entrambi acusticamente insonorizzati per ridurre al minimo il rumore prodotto durante il funzionamento.
Il meccanismo di funzionamento è abbastanza semplice: rilevata la presenza di aria viziata, il sistema la aspira e la espelle.
Al contempo, l’aria prelevata dall’esterno passa attraverso dei tubi (c.d. condotti per la ventilazione) dotati di appositi filtri che la depurano dagli agenti allergeni e patogeni (come smog, polline, polvere, ecc.); una volta filtrata, l’aria pulita viene immessa nell’ambiente interno attraverso degli appositi diffusori.
Alcuni impianti sono, inoltre, dotati di uno scambiatore di calore (o recuperatore di calore) attraverso il quale viene assorbito il calore dell’aria in uscita e trasferito a quella pulita in entrata; in questo modo, pur non facendo mai incontrare i due flussi, il sistema VMC immetterà nell’immobile aria già tiepida, massimizzando il risparmio energetico per il suo successivo riscaldamento.
TIPOLOGIE DI SISTEMI DI VENTILAZIONE MECCANICA
Gli impianti VMC si possono distinguere in:
1) impianti a flusso singolo (che può essere igroregolabile o autoregolabile a seconda che si voglia o meno controllare il tasso di umidità dell’aria interna), caratterizzati da un’unica unità di ventilazione che provvede sia all’aspirazione dell’aria viziata, che all’immissione di quella esterna. A fronte di un minore costo di installazione, questi impianti non sono, però, provvisti di un sistema di recupero del calore, con conseguente minore efficienza energetica.
2) Impianti a doppio flusso: più sofisticati dei precedenti, questi sistemi di aerazione sono dotati di due diversi canali (uno per l’aria interna e l’altro per quella esterna) e di un recuperatore di calore, che assicura consumi bassissimi e una più elevata classe energetica.
VANTAGGI DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE CONTROLLATA
Tra i vantaggi dei sistemi VMC si possono annoverare:
– la sicurezza di avere un costante ricambio dell’aria (priva di sostanze nocive o allergeni) senza dover aprire le finestre, evitando la dispersione di calore e migliorando l’isolamento acustico;
– una importante riduzione del fabbisogno energetico annuo;
– riduzione al minimo del rischio di condensa e muffa alle pareti, poiché il tasso di umidità della casa sarà sempre sotto controllo.