Accanto al bonus ristrutturazioni previsto in relazione alla normativa inerente la ristrutturazione edilizia, il legislatore ha previsto la possibilità, per i proprietari di immobili adibiti a civili abitazioni (ma non solo), di detrarre dall’irpef una percentuale variabile delle spese sostenute per l’installazione di sistemi e serramenti antifurto.
Per il 2019 tale percentuale è fissata al 50% dei costi sostenuti.
Tale previsione normativa, comunemente denominata ‘Bonus sicurezza’, rientra tra gli interventi statali volti a limitare le effrazioni nelle case degli italiani, fenomeno che, purtroppo, negli ultimi anni ha fatto registrare un notevole aumento percentuale.
In particolare, se hai deciso di mettere in sicurezza la tua casa o il tuo posto di lavoro, la Legge di bilancio 2019 ti permette di beneficiare di una detrazione sulla dichiarazione dei redditi pari al 50% dei costi sostenuti per gli interventi entro un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro.
L’ultimo termine utile per accedere alla detrazione (e, dunque, entro il quale effettuare gli acquisti e i relativi lavori) è il 31 dicembre 2019: dopo tale termine la percentuale tornerà ad essere quella del 36%, con un limite massimo di spesa pari a 48.000 euro.
Quali lavori rientrano nel Bonus Sicurezza 2019?
I lavori che potrai effettuare usufruendo dei benefici di legge sono (senza presunzione di esaustività) i seguenti:
1) installazione di porte blindate;
2) inferriate alle finestre;
3) sistemi elettronici di allarme con segnalazione apertura non autorizzata di porte e finestre nonché rilevatori di movimento;
4) porte – finestre rinforzate con vetri blindati antisfondamento;
5) installazioni di casseforti;
6) cancellate e recinzioni;
7) tapparelle e saracinesche metalliche;
8) sistemi di videosorveglianza.
Chi può beneficiare del Bonus Sicurezza 2019?
Oltre ai proprietari dell’immobile, sono legittimati ad accedere allo sgravio fiscale anche i titolari di un diritto reale di godimento, i locatari e i comodatari, con la differenza che questi ultimi dovranno altresì provvedere ad indicare, all’atto della compilazione del modello 730 (ossia la dichiarazione dei redditi) gli estremi dell’atto legittimante (affitto, comodato, usufrutto, uso, eccetera).
Come usufruire materialmente del beneficio fiscale per il miglioramento della sicurezza domestica?
La procedura per accedere al Bonus Sicurezza 2019 è abbastanza semplice, ma è comunque consigliabile rivolgersi a professionisti per non incorrere in eventuali errori.
Innanzitutto, dovrai premurarti di farti rilasciare fattura sia da parte della ditta fornitrice dei materiali (porte, finestre, antifurto, ecc.), sia da parte del professionista che ha provveduto alla loro installazione.
E’ di fondamentale importanza che il pagamento venga effettuato tramite bonifico bancario o postale (in modo tale da poter essere tracciabile), con espressa indicazione della causale del pagamento (con riferimento al D.P.R. 917/86), del tuo nome, cognome e codice fiscale, gli estremi della fattura, nonché la partita IVA della ditta incaricata di eseguire i lavori.
Fai bene attenzione a non commettere alcun errore nella compilazione.
Se hai effettuato i lavori nel 2019, il tuo commercialista inserirà le varie voci di spesa nella dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo, allegando copia del bonifico e della fattura.
In questo caso non sarà necessario inviare la pratica all’ENEA, procedura necessaria solo se intendi accedere all’Ecobonus.
L’effettiva detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, sarà ripartita in varie rate (sempre dello stesso importo) corrisposte in un arco temporale abbastanza lungo, fissato in 10 anni, con conseguente riduzione di quanto dovuto ai fini IRPEF.