Sostenibilità ambientale e qualità della vita: a Città del Messico il quartiere Roma si trasforma

Probabilmente ne avrete già sentito parlare grazie al film in bianco e nero del regista Alfonso Cuarón (che nel 2018 vinse tre premi Oscar), ma il quartiere Roma di Città del Messico è uno dei più iconici della capitale.

Il Quartiere Roma: le origini

La sua nascita ufficiale avviene nel lontano 1903 con il nome di Colonia Roma e l’idea di realizzare, appena a sud del centro storico della capitale messicana, uno spazio borghese con ville Art Nouveau e viali alberati ispirati a quelli di Parigi.

Oltre agli edifici troviamo piazze che ospitano grandi giardini con al centro copie di statue classiche italiane, fontane di derivazione spagnola e chiese che ricordano quelle francesi per un quartiere che per decenni ha saputo attirare con il suo fascino cosmopolita borghesi e abitanti benestanti.

La Roma (così gli abitanti di Città del Messico chiamano questa zona) ha, però, subito fortune alterne dovute sia ai capricci del mercato immobiliare che ha fatto sorgere altri quartirei più ricercati, sia a causa del terremoto del 1985 che ha distrutto oltre 300 degli edifici in stile Liberty esistenti e reso molti altri pericolanti.

Il Quartiere Roma oggi

Nonostante un ulteriore terremoto nel 2017, la Roma è tornata nuovamente popolare e oggi attrae soprattutto intellettuali, designer e hipster grazie anche alla commistione tra edifici per i quali il tempo sembra essersi fermato e nuovi progetti che ospitano laboratori, spazi di coworking, ristoranti alla moda e concept stores, molto distanti dalle boutique del lusso tipiche dell’esclusivo quartiere Polanco.

Ecco perché è in questo quartiere che lo studio BRAG Arquitectos ha scelto di realizzare un complesso residenziale chiamato Bajío 307 improntato alla sostenibilità ambientale per mezzo di soluzioni che puntano a creare un equilibrato microclima capace di favorire un ridotto consumo energetico. Massimo spazio è stato dato anche al rapporto con la natura con la progettazione di aree verdi che rappresentano il 60% della quota regolamentare (rispetto al tradizionale 20%) e che comprendono anche giardini pensili e quasi diecimila metri quadri di pareti verdi. Per la manutenzione del verde è stato creato un impianto per la raccolta dell’acqua piovana dotato di un avanzato sistema di filtraggio e di irrigazione programmata.

I fabbricati sono stati orientati secondo la direzione est-ovest per massimizzare lo sfruttamento della luce naturale, riducendo il dispendio di energia anche tramite l’adozione di un sistema di illuminazione intelligente a LED dotato di sensori in tutte le aree comuni.

Gli appartamenti sono distribuiti in due edifici moderni che si dispongono attorno al restaurato fabbricato storico degli anni Venti del Novecento i cui spazi rivestiti da maioliche colorate sono pensati per accogliere le zone di socializzazione come la biblioteca, caffetteria, palestra, sala riunioni e business center a cui si aggiunge lo splendido giardino pensile dotato di piscina e lounge bar.

Per una gallery di immagini:
https://archello.com/project/bajio-307