VMC: benessere abitativo e addio a umidità e muffe

Un’abitazione dovrebbe offrire un riparo e un clima confortevole, salubre e adatto a proteggere la salute e l’equilibrio psicofisico delle persone che la abitano.

In particolare, il clima ideale dei locali dovrebbe garantire, dal punto di vista termico, un’adeguata tranquillità con riferimento all’ambiente esterno.

Questo è quanto indicato da una delle norme più rilevanti nel settore dell’edilizia e del clima, la UNI ISO EN 7730; l’obiettivo sarebbe quello di percepire un clima interno che non sia caldo e neppure freddo, in una sorta di equilibrio globale.

A questo proposito, oltre alla corretta installazione di porte e finestre, esistono metodologie di ventilazione che garantiscono una corretta aerazione dei locali interni e che sono conosciuti come sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).

Il benessere termo- igrometrico: cos’è e come si ottiene

In questo contesto, il benessere termo-igrometrico di un’abitazione si riferisce al suo tasso di umidità, espresso in un valore denominato Umidità Relativa (spesso indicata con la sigla UR).

Una concentrazione di Umidità Relativa in equilibrio si traduce in ambienti non eccessivamente secchi e nemmeno avvolti nell’umidità, responsabile della formazione di muffe, le cui spore sono responsabili di pericolose patologie a carico del sistema respiratorio.

Per ottenere un tasso di umidità che si attesti su livelli ideali, una corretta ventilazione degli ambienti risulta indispensabile; gli elementi che influiscono sull’aerazione sono soprattutto l’assenza di infiltrazioni e il ricambio d’aria.

La corretta ventilazione degli ambienti: la Ventilazione Meccanica Controllata

Per raggiungere livelli ottimali di Umidità Relativa, la corretta ventilazione degli ambienti si può ottenere mantenendo adeguata l’aerazione delle stanze e controllando periodicamente l’assenza di infiltrazioni.

Porte e finestre garantiscono il ricambio d’aria, mentre la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) attiene agli impianti che consentono di determinare, in ogni momento, il giusto ricambio di aria nei locali interni.

I principi che regolano i sistemi VMC sono quelli che controllano i livelli di umidità in base a valori definiti per ogni abitazione e che dipendono dalle persone che vivono in casa, le condizioni ambientali esterne e la variazione di umidità all’interno.

Grazie alla Ventilazione Meccanica Controllata, è possibile determinare la giusta quantità di immissione e fuoriuscita dell’aria, con l’obiettivo di incrementare il confort negli ambienti, oltre che di aumentarne l’efficienza energetica.

Le tipologie di Ventilazione Meccanica Controllata

Sono due le tipologie di Ventilazione Meccanica Controllata: a flusso semplice e a flusso doppio.

Nella VMC a flusso semplice, sulle pareti esterne o sugli infissi sono previste delle bocchette che immettono l’aria negli ambienti interni. Il flusso di aria che fuoriesce dalle bocchette è regolato in modo automatico, così come lo è il livello di umidità.

L’unità di estrazione è il meccanismo che estrae l’aria viziata dalle stanze; tale sistema è costituito da un termoventilatore, collegato a condotti, rigidi oppure flessibili, che nella parte terminale sono griglie di estrazione. Queste ultime sono collocate preferibilmente nei bagni e nelle cucine, ossia i locali in cui la produzione di vapori e aria viziata è maggiore.

Per quanto riguarda la Ventilazione Meccanica Controllata a flusso doppio, sono previste prese d’aria, dotate di appositi filtri, sulla facciata esterna, per immettere aria all’interno.
Il processo di estrazione dell’aria viziata e immissione di quella salubre sono regolati da un’unità centrale.
Inoltre, il sistema VMC a flusso doppio consente di trattare l’aria da immettere: questa viene opportunamente filtrata, scaldata, deumidificata o raffreddata.